Si tratta del percorso di formazione per il 2019 che il Villaggio offre ai propri dipendenti ma che è aperto al pubblico e co progettato con la nostra Circoscrizione (Oltrefersina), il Polo sociale, le parrocchie del quartiere: sant’Antonio e Sacro Cuore.
Abbiamo deciso di fermarci a riflettere, accanto al necessario aggiornamento pedagogico e metodologico, sul senso del nostro “esserci” nel territorio trentino, accanto alle altre organizzazioni che si occupano di dare risposta agli svariati bisogni presenti all’interno della nostra collettività.
Abbiamo ipotizzato inoltre che il senso di questo “esserci” stia nel condividere un tratto di percorso con persone che sono innanzitutto tali, con la loro storia, con le loro emozioni, con i loro vissuti, con i loro dolori e le loro speranze, con il loro modo di leggere la propria situazione…
Queste persone le incontriamo appunto tutto i giorni nel nostro servizio ma il rischio che abbiamo percepito è quello di dare loro risposte funzionali, cosa che sembra esserci richiesta in quanto siamo un servizio accreditato, lasciandoci scappare via l’incontro e la condivisione con loro.
Abbiamo individuato, così da incominciare, sei situazioni:
Abbiamo pensato di incontrarci con persone che vivono questa situazione… non con i pur bravi “esperti per professione”.